Viaggio sulla Transiberiana. Che città visitare?
Uno degli itinerari più richiesti in assoluto è senz’altro la leggendaria Transiberiana. Di solito ad avventurarsi in questa scoperta della Russia sul treno sono viaggiatori preparati, che prima di rivolgersi a noi cercano di informarsi per bene sulle città che intendono visitare.
Il percorso Transiberiana: Mosca, Kazan, Ekaterinburg, Krasnoyarsk, Irkutsk, Ulan Ude, Khabarovsk e Vladivostok.
Pertanto questa lista della Transiberiana non è completa senza un’altra città che spesso viene dimenticata e invece merita una visita. Stiamo parlando di Perm.
La citta` e` situata ai piedi degli Urali che dividono l’Europa e Asia, sulle rive del fiume Kama, affluente principale di Volga, il quarto fiume piu grande d’Europa (1805 km di lunghezza).
I motivi di fermarsi qui almeno per un giorno sono tanti, e sicuramente avremo l’occasione di approfondire l’argomento su questo blog, ma oggi vorrei raccontarvi quello principale.
Proprio vicino a Perm si trova il famoso Perm-36, l’unico gulag in Russia ufficialmente aperto ai visitatori. Durante gli anni della repressione stalinista qui furono rinchiusi migliaia di dissidenti e intellettuali. Tuttora gli edifici di Perm-36 sono circondati da filo spinato.
Visitare Perm-36 con tutte quelle celle di cemento e il nuovo museo vuol dire scoprire una delle pagine più tristi della nostra storia, senza la quale però non si può dire di conoscerla davvero.
La storia di Perm
Perm fu fondata nel 1723 da Pietro il Grande quando negli Urali si scoprirono giacimenti di minerali e di metalli preziosi. Le montagne circostanti assicurano tuttora un proficuo commercio legato alle esportazioni di metalli e di sale. In epoca sovietica, Perm fu ribattezzata Molotov dal cognome del ministro degli esteri di Stalin, nonché suo braccio destro, Vjaceslav Molotov.
Nel 1957 a Perm è stato restituito il nome originale.
Vi piace il balletto? Il museo di Diaghilev è proprio per voi.
Gli amatori del balletto russo di sicuro conoscono Perm come la città natale del famoso impresario russo Sergei Diaghilev.
Nato in Russia nel 1872 da una famiglia aristocratica di Novgorod, Diaghilev studia legge all’università prima di dedicarsi alla pittura, al canto e alla musica. Critico d’arte e amante del balletto, diventa consigliere artistico dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo prima di fondare con gli amici Leon Bakst e Alexandre Benois la rivista d’avanguardia Il mondo dell’arte.
Affascinato dal balletto, che occupa nella cultura russa un ruolo molto più importante che in qualsiasi altra nazione europea (incluse Francia e Italia dove la danza classica era nata all’inizio del XIX secolo), nel 1909 Diaghilev si imbarca nell’avventura che diventerà la sua ragione di vita. Ha creato i Balletti Russi che si avvalsero, anno dopo anno, dell’apporto delle più significative forze culturali presenti sulla scena dell’avanguardia: dai coreografi Michail Fokine e Leonide Massine alle scene e costumi di «giovani intraprendenti» come Bakst e Benois, dalla stella del balletto Nijinskij ad intellettuali come Max Jakob, André Salmon, Apollinaire e Cocteau, che accettarono la scommessa di buttarsi senza rete in un‘esperienza che visivamente era forgiata da gente come Picasso, Braque e Dufy.
Attualmente a Perm è aperto il museo di Diaghilev all`indirizzo – via Sibirskaya, 33.