Spesso i nostri turisti, oltre alla visita guidata di Mosca con la nostra guida, hanno il desiderio di esplorare in libertà la città, partendo magari da un luogo conosciuto come la Piazza Rossa, per addentrarsi nella parte meno frequentata dai turisti. Questo articolo è nato come risposta alla domanda: “Cosa vedere a Mosca in libertà nel corso di una giornata?”.
A Mosca vi sono attività per ogni gusto, ma abbiamo cercato di creare un itinerario ideale che eviti il Cremlino (che, di solito, si visita con la nostra guida) e che offra un mix di Musei, punti panoramici e bei tratti a piedi.
Ecco l‘itinerario per chi ama passeggiare e sognare ad occhi aperti! E` perfetto non soltanto per chi ha prenotato un viaggio a Mosca di 5 giorni e nei giorni precedenti ha già visto la metropolitana di Mosca e l’interno del Cremlino con l’Armeria, ma anche per tutti quelli che si trovano nella capitale russa e vogliono scoprirla nel modo migliore.
Vi presentiamo il seguente itinerario: Piazza Rossa – Piazza Bolotnaya – Galleria Tretiakov – Cattedrale di Cristo Salvatore – parco Muzeon – parco Gorkiy!
Si parte dalla Piazza Rossa!
“Mosca non crede alle lacrime, lei crede solo all’amore…”
Queste sono le parole di una famosissima canzone russa dell’epoca Sovietica che ci calano in questa piazza magnifica dove tutto è “grazia e amore” e ora potremo visitarla con calma. Spostatevi al centro e ditemi quali sono le prime sensazioni… non vi sembra magnificamente compatta e armonica la piazza, tanto da apparire quasi un modellino in miniatura da appoggiare sul palmo della mano, per essere guardato da tutti i lati?
Eppure è la terza piazza del mondo per dimensioni e anche la prima d’Europa. Fate un giro completo su voi stessi e poi chiudete gli occhi. Non è solo una piazza, è un vero e proprio museo di Mosca a cielo aperto, il cuore della capitale russa, descritta nel dettaglio da ogni guida di Mosca.
Potete ora proseguire per la vostra passeggiata, la Piazza Rossa la rivedrete ancora più volte durante il vostro viaggio a Mosca.
Viaggio Mosca e San Pietroburgo
Attraversiamo il ponte dietro alla chiesa di San Basilio!
Percorrete tutta la Piazza Rossa in lunghezza, sorpassate la Chiesa di San Basilio, sulla destra vi apparirà maestosa, dietro alle mura del Cremlino, la cupola dorata della Cattedrale di Cristo Salvatore… Preparate le vostre macchine fotografiche per fare le foto! Non si può fare un viaggio a Mosca e tornare a casa senza foto scattate da questo punto panoramico.
Il ponte che state attraversando si chiama Bolshoy Moskvoretsky ed è famoso perché il giovane Mathias Rust vi atterrò con il suo piccolo aereo da turismo, come se nulla fosse, la notte del 28 maggio 1987, volando dalla Finlandia e nascondendo la sua rotta a bassa quota. Era un pacifista, i moscoviti lo accolsero con benevolenza e anche il KGB non fu troppo severo (Gorbachev lo graziò pochi anni dopo). Da quel momento, i moscoviti iniziarono a chiamare confidenzialmente questo ponte “Sheremetevo 3”, come l’aeroporto principale di Mosca, che allora aveva solo due terminal.
Dopo il ponte si gira a destra e si arriva alla Piazza Bolotnaya!
Cerchiamo la piazza Bolotnaya e fermiamoci qualche minuto di fronte al monumento intitolato “I bambini sono le vittime dei vizi degli adulti ” dell’artista Shemyakin. Provate a indovinare a quale vizio fa riferimento ogni personaggio presente dietro alle due statue dei bambini in primo piano.
Se sarete accompagnati dalla guida turistica a Mosca vi racconterà la biografia di questo particolare scultore. Spesso per capire le opere di un artista bisogna conoscere la sua personalità e questo è particolarmente vero nel caso di Shemyakin, nostro contemporaneo.
Shemyakin è un intellettuale eccentrico, accolto entusiasticamente in Francia e nelle Americhe, presente in numerose monografie e importanti esposizioni, ma molti ricordano anche delle sue opere che hanno suscitato scandalo e stupore. Uno stimolo a fare ulteriori ricerche, dopo essere rientrati in albergo!
La Piazza Bolotnaya può essere sempre inclusa nelle varie visite guidate a Mosca.
Arriviamo ora a uno dei musei più importanti della capitale russa!
Passeggiamo lungo il giardino e incontriamo il pittore Repin sul suo alto piedistallo. E’ lui con lo sguardo a indicarci il seguito della nostra “caccia al tesoro”, un piccolo ponte che ospita gli “alberi dell’Amore”… eh sì, abbiamo detto all’inizio che questa è la città dell’amore e quindi non ci stupiranno le migliaia di lucchetti e nastri colorati che adornano i rami di questi alberelli in ferro.
Ma è il momento di tornare a fare i “turisti impegnati”, perché poche centinaia di metri oltre troverete l’ingresso sulla destra della famosa Galleria Tretiakov. Un caffè veloce prima dell’ingresso alla Galleria potrebbe risvegliare i vostri sensi e rendervi più attenti durante l’intenso percorso spirituale e artistico che offre la Galleria.
Quando ci chiedono “Cosa fare a Mosca” e “Cosa vedere a Mosca dopo il Cremlino” la nostra risposta e` sempre: visitare la Galleria Tretiakov. Secondo noi la galleria Tretiakov dovrebbe sempre essere inclusa nel vostro tour a Mosca. Cercate di trovare il tempo per conoscere questo scrigno pieno di tesori, per comprendere perche` l’icona della “Trinità” di Andrey Rublev viene considerata un capolavoro ineguagliabile. |
Visita guidata Galleria Tretiakov
Dopo aver alimentato lo spirito, ora possiamo dedicarci al corpo.
Pranziamo in uno dei locali nella zona della galleria oppure vicino alla metro Novokuznetskaya.
Assaggiamo la zuppa rossa chiamata “borsch”.
Che fame! Dove mangiare a Mosca? Sono numerosi i locali della zona in cui gustare ciò che i russi chiamano “supchik” (zuppetta) – esattamente quello che per noi sono “due spaghetti”. I russi adorano le minestre e il Borsch è sicuramente la quintessenza delle minestre russe. Non è detto che vi piaccia, perché la barbabietola le conferisce un sapore leggermente dolce ma potrete sempre sincerarvi dietro l’osservazione classica che fanno i viaggiatori esperti: “è un piatto interessante”
Fine del riposo 🙂 Proseguiamo!⠀
Torniamo sulla piazza Bolotnaya, attraversiamo il ponte del Patriarca e raggiungiamo la Cattedrale di Cristo Salvatore.
Durante il vostro percorso non passerà inosservato un imponente palazzo grigio sul lungofiume. Durante l’epoca sovietica si trattava del più grande condominio di abitazione di tutta la Russia, riservato all’élite della città e per questo era anche chiamato “il Paradiso”. Più della metà degli abitanti vennero arrestati e condannati per motivi politici durante il periodo delle “purghe staliniane”.
Arrivati di fronte alla Cattedrale fermatevi un momento. Sicuramente avrete letto che la Cattedrale attuale, ricostruita negli anni ’90, occupa lo spazio precedentemente destinato a una piscina aperta e riscaldata anche in inverno.
Ma non è tutto, preparatevi allo shock e osservate questa foto:
Potete credere ai vostri occhi? Questo è il progetto del Grande Palazzo dei Soviet e la piscina fu un solo un ripiego al progetto grandioso e, per dirla tutta, demenziale. Passiamo oltre…
Avete già visto la Piazza Rossa, il panorama di Mosca, il museo, la Cattedrale di Cristo Salvatore ed ora arriva il momento giusto per un po’ di fresco: un parco!
Spostiamoci al parco Muzeon e prendiamo in seguito un bell’aperitivo vicino al fiume Moskva.
Distante un paio di chilometri (sono ormai gli ultimi), il Museon è un luogo per certi versi legato a tutto quello che vi abbiamo appena raccontato. Lungo il percorso, l’inconfondibile fabbrica di cioccolato Krasniy Oktjabr (“Ottobre Rosso”) dove il nome tipicamente sovietico svetta su un edificio in terracotta. La produzione è sempre stata di ottima qualità.
Cosa portare da Mosca? Potete comprare i cioccolatini di Kraniy Oktyabr che sono venduti un po’ ovunque nei supermercati
Ed eccoci al Museon, complesso museale ricordato in primis per quello che viene chiamato “Il cimitero della statue dell’’Unione Sovietica”. Qui ritrovate buona parte dei monumenti dislocati in origine su varie piazze e luoghi della città. Se buona parte di essi sono dedicati a Lenin e Stalin, vogliamo portarvi invece a scoprire un segreto molto ben celato e che pochi conoscono: alcune statue, specie quelle dei più feroci oppressori del popolo durante l’epoca sovietica, recano scritte “misteriose”.
Cercate quella di Dzershinsky, padre della famigerata Ceka, la polizia segreta che dispensò il “terrore rosso”; ora osservate con cura la campana che funge da piedistallo. Su di essa potrete vedere a fatica delle scritte in nero su nero. Recano alcuni messaggi degli ultimi comunisti nostalgici: “perdonaci se non siamo riusciti a salvarti…” recita una di queste.
Ed ora possiamo dire di essere veramente al termine di questa giornata e quindi:
Il punto di arrivo: il Parco Gorkiy!
Di sicuro tutti voi conoscete il nome del Parco Gorky perciò abbiamo pensato che sarebbe bello includerlo nell’itinerario durante il viaggio a Mosca.
Possiamo ormai prendere fiato e, comodamente seduti a un tavolino di un bar o stesi sul prato, vicino a centinaia di giovani moscoviti che si rilassano e fanno sport, intonare sottovoce il famoso brano degli Scorpions:
Walking down the street
Distant memories
Are buried in the past forever
I follow the Moskva
Down to Gorky Park
Listening to the wind of change
Tutto questo giro si fa a piedi! Buona passeggiata!