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A poco più di un chilometro di distanza l’uno dall’altro i due principali musei di San Pietroburgo si contendono il titolo di tempio dell’arte nella Venezia del nord. Verso ovest, lungo il corso del fiume Neva sull’isola dell’Ammiragliato, si trova l’Ermitage, ospitato nelle sale del Palazzo d’Inverno. Poco più a est, superando il fiume Mojka e il canale Griboedov, lungo la Prospettiva Nevsky, incontriamo alla nostra sinistra il Museo russo di San Pietroburgo. La sua sede principale è proprio questa, il Palazzo Mikhailovkij, un imponente edificio neoclassico, punto focale del progetto urbanistico dell’architetto Carlo Rossi.

Mappa del Museo Russo

 

Talmente vasta è la collezione del Museo di Stato Russo a San Pietroburgo che nel corso dei decenni sono state affiancate, a quella principale, altre quattro sedi (Palazzo Stroganov, Palazzo di Marmo, Castello di San Michele e Palazzo d’Estate) in cui ammirare ciò che di meglio la Russia ha da offrire in fatto di arti visive. Il punto di partenza di un itinerario nella storia e nell’arte della Russia è senza dubbio l’edificio principale, Palazzo Mikhailovkij, realizzato su progetto di Carlo Rossi tra il 1819 e il 1825. Il destinatario era il fratello minore dello zar Paolo, il granduca Michele e rimase di proprietà della famiglia del duca fino alla morte della moglie nel 1873[1]. È da questa data in poi che si definisce l’attuale destinazione del palazzo a Museo russo dell’arte, con l’acquisizione da parte dello Stato e il trasferimento di numerose opere dall’Ermitage, dall’Accademia d’Arte e dai vari palazzi reali nelle sale dell’attuale edificio. Ed è così che nel marzo del 1898 il Museo russo aprirà i battenti con una trionfale cerimonia che ne sancirà il destino.

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Il Museo russo di San Pietroburgo può vantare oggi un patrimonio di oltre 400mila opere con icone risalenti al XII secolo fino ad arrivare ai dipinti esposti nelle sale dell’Ala Benois della fine del XX secolo. Questi ultimi particolarmente richiesti da musei esteri nel corso di mostre sull’arte russa. Per questa ragione, se vi capitasse di visitare il Museo russo di San Pietroburgo nell’arco di qualche settimana, notereste esposte opere diverse; dimostrazione di quanto il museo, punto di riferimento dell’arte russa, sia in continua e costante evoluzione.

Museo russo di San Pietroburgo, veduta dell'interno del castello di San Michele

Museo Russo di San Pietroburgo: le opere

Prima di accedere all’elegante portico in stile neoclassico del Museo russo suggeriamo un doppio itinerario.

Per ammirare le opere in ordine cronologico, partendo dalle icone del XII secolo fino alle mostre di arte moderna e contemporanea, accedete al museo da Piazza delle Arti: vale a dire dall’entrata principale. Poco prima della corte d’onore, da cui si accede al museo, si trova anche uno splendido giardino che in primavera può diventare uno spazio perfetto dove rinfrancare le gambe al termine della visita. Nel caso preferiste un percorso a ritroso nel tempo, partendo dalle mostre di arte contemporanea, seguite l’accesso dalla facciata ovest del museo, quella che da sul Canale Griboedov. Partendo dalla sala Benois fino ad arrivare alle collezioni artistiche della Russia antica.

Le ricche scalinate del Museo russo

Il Museo russo si trova nel cuore di San Pietroburgo, a poca distanza dall’Ermitage, dalla Nevsky Prospekt e dalla chiesa del Sangue Versato. Un concentrato di arte, cultura e storia della città per vedere, in un unico tour, quanto di meglio San Pietroburgo ha da offrire.

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La collezione d’arte antica

Nonostante le sale del Museo russo non ospitino una vastità di opere di arte russa antica paragonabili a quelle del Museo del Cremlino o della Galleria Tretjakov a Mosca, è possibile comunque ammirare alcuni gioielli artistici risalenti al XII e XIV secolo. Come le opere di Andrej Rublëv[2], considerato il più grande pittore di icone russe e venerato santo dalla Chiesa Ortodossa. Figura misteriosa vissuta a cavallo tra Trecento e Quattrocento, a lui si devono gli affreschi presenti nella Cattedrale del Salvatore a Mosca. Una delle sue opere più conosciute è I Santi Pietro e Paolo a grandezza naturale, attualmente esposta al Museo russo. L’altro gigante dell’arte russa antica è considerato Simon Ushakov, figura particolarmente apprezzata a corte e un po’ meno dalla Chiesa Ortodossa che ha più volte ravvisato nelle sue icone, tratti lascivi della decadente società occidentale. Polemiche a parte, la modernità delle icone di Ushakov ha rappresentato un punto di svolta rispetto alle austere rappresentazioni dei precedenti pittori di icone; ne è un esempio la sua Trinità (XVI secolo) orgogliosamente esposta nelle sale del Museo di Stato Russo.

Una delle più belle sale del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo

Opere d’arte dal XVIII al XIX secolo

Una volta entrati nella sala 5 del Museo Statale Russo sembra di accedere a un altro mondo, più moderno, cosmopolita e lontano anni luce dalla cultura bizantina di cui le icone delle stanze precedenti erano una più che concreta testimonianza. Un passaggio, quello da una sala all’altra, che nel corso della storia ha rappresentato quel punto di svolta dell’arte e della cultura russa voluto da Pietro il Grande. Lo stesso zar che ha fondato la città e che, anziché continuare a guardare verso sud in direzione di Costantinopoli, preferì interessarsi all’arte e alla cultura europee. E le sale dalla 5 alla 17 testimoniano questo nuovo corso della storia dell’arte russa con i dipinti di nobildonne dell’artista Dmitri Levitskij tra cui spicca quello della giovane Ekaterina Ivanovna. Altrettanto europei sono i ritratti di Fyodor Rokotov, mentre nella sala 14 potrete ammirare Gli ultimi giorni di Pompei, capolavoro del Romanticismo russo dipinto da Karl Brjullov.

Opere d'arte nel Museo di Stato russo

Le opere della fine del XIX secolo e degli inizi del XX si trovano nelle sale dalla 18 alla 48 e nella sala 54. Particolarmente significativo è il mutamento dei soggetti rappresentati con una maggior necessità di realismo e un deciso interesse per le classi meno abbienti. Il capolavoro di Repin I Battellieri del Volga (1870-1873)ne è un esempio di forte intensità, così come i Fuorilegge (1882) di Konstantin Savitskji. Queste opere si trovano al piano terra della cosiddetta Ala Rossi dove sono anche esposti pregevoli e senza dubbio curiosi esempi di Arte popolare russa. Niente quadri o dipinti, ma frontoni intarsiati prelevati da abitazioni, fischietti in ceramica, oggetti smaltati e pizzi per una delle collezioni più sottovalutate del Museo russo. Una collezione senza dubbio curiosa e un ottimo intermezzo prima di proseguire verso le altre sale.

Museo russo: opere d’arte del XX secolo e mostre temporanee

Interni del museo

Le opere presenti nelle sale dalla 66 alla 85 sono soggette a numerosi trasferimenti, richieste dai maggiori musei del mondo nel corso di mostre dedicate all’arte russa. Siamo anni luce di distanza dalle icone delle prime sale, per quanto anche nei dipinti moderni e contemporanei si faccia strada uno certo tipo di spiritualità che unisce l’oriente all’occidente. È il caso dei quadri di Nikolaj Roerich oppure della pittura inquieta di Michail Vrubel che si rifece ai canoni dell’arte tardo-bizantina e rinascimentale[3]. Non mancano dipinti giovanili di Vasilij Kandinskij e di altri maestri dell’avanguardia russa come Kazmir Malevich con il suo capolavoro Quadrato Nero. Come già abbiamo accennato in precedenza l’Ala Benois è dedicata alle mostre temporanee nelle sale 101-109. Ogni mostra è dedicata a un periodo particolare dell’arte russa e le opere esposte sono attinte dalle vaste collezioni del museo.

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Museo Russo: orari e informazioni pratiche

Gli orari del Museo russo (Palazzo Mikhailovkij e Ala Benois) sono i seguenti:

  • Lunedì: dalle 10 alle 20;
  • Martedì: chiuso;
  • Mercoledì: dalle 10 alle 18;
  • Giovedì: dalle 13 alle 21;
  • Venerdì: dalle 10 alle 18;
  • Sabato: dalle 10 alle 18;
  • Domenica: dalle 10 alle 18.

Per consultare gli orari di apertura (in inglese) potete accedere alla pagina ufficiale del Museo russo: http://en.rusmuseum.ru/for-visitors/work-hours/

Note

1 Museo Russo, Wikipedia, L’enciclopedia libera, 17 aprile 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_russo

2  Andrej Rublëv, Wikipedia, L’enciclopedia libera, 17 aprile 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Andrej_Rubl%C3%ABv#Biografia

3 Michail Vrubel, Wikipedia, L’enciclopedia libera, 17 aprile 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Michail_Aleksandrovi%C4%8D_Vrubel%27