Cosa tramavano i nobili russi nelle stanze dei palazzi più belli di San Pietroburgo? Quali nefasti segreti cela uno dei castelli più severi ed eleganti dell’ex capitale russa? Fino a dove si può spingere l’amore di una madre?
Preparati a vestire i panni di un detective temporale e raccogliere preziose informazioni su cosa vedere a San Pietroburgo a bordo di aliscafo magico…
…che ti condurrà sui fiumi del tempo e dello spazio a indagare le trame dei palazzi più importanti della capitale culturale russa.
Come ti dicevo in un articolo precedente, Peter – come la chiamano i russi – è una città dalla personalità poliedrica.
Non solo a causa dei suoi molti nomi, quanto piuttosto per i lineamenti degli edifici che…
…come pennellate giustapposte dall’abile mano di un maestro sulla tela pietroburghese, anelano all’eternità per mezzo della bellezza.
Il tuo viaggio investigativo per San Pietroburgo sta per iniziare, aguzza bene la mente, armati di attenzione e salpiamo…
L’aliscafo plana sopra le acque dello spazio e del tempo e ti conduce agli albori dell’ex capitale russa…
…sulle tracce di uno degli edifici più antichi e grandi della Venezia del Nord.
Costeggiando le sponde del fiume Neva, la città appare come un cantiere a cielo aperto. Migliaia di lavoratori sono intenti a dare forma al sogno di Pietro il Grande e dei suoi successori…
…ma la tua attenzione si posa sul palazzo più famoso di San Pietroburgo, nonché sede del celebre museo dell’Ermitage
Palazzo d’inverno
La tua indagine parte dal palazzo d’inverno – per secoli residenza invernale dei sovrani russi – un’intuizione ti suggerisce che questa è opera del desiderio di una donna…
Chi si può opporre al volere della brama femminile?
Se poi si tratta dell’imperatrice Elisabetta e della sua ambizione di primeggiare sui palazzi imperiali europei, per sfarzo ed eleganza…
…il risultato non può che essere sorprendente.
Il sogno della sovrana russa viene affidato alle abili mani del maestro italiano Bartolomeo Rastrelli nel 1754.
Ma a volte la sorte sa essere bizzarra…
…il frutto delle aspirazioni di Elisabetta venne assaporato da un’altra donna:
Caterina II che divenne la prima residente ufficiale del palazzo d’inverno, dopo aver detronizzato il marito Pietro III.
I lavori di costruzione durarono più di 8 anni e richiesero lo sforzo di circa 4000 persone, tra cui molti specialisti russi.
L’edificio – classico esempio dell’arte barocca e neoclassica – è stato ampliato e ristrutturato nei secoli dai successivi sovrani russi.
Nel 1904 perse la sua funzione di residenza degli zar, in favore del Palazzo di Alessandro presso il Tsarskoe selo.
La struttura – oggi dipinta di bianco e verde – in origine era di colore giallo, divenuta poi rosso mattone, prima di assumere la tinta attuale.
Il palazzo d’inverno conta ben 1786 stanze e 1945 finestre e ha sempre rivestito nella storia della Russia una notevole importanza come simbolo…
…infatti fu la sua conquista da parte dei bolsheviki – il 26 ottobre 1917 – a segnare una tappa importante della rivoluzione russa.
Informazioni pratiche
Indirizzo: San Pietroburgo, Piazza del Palazzo, 2
Fermata metro: Admiraltejskaja (proseguire 100m verso nord)
Orari: tutti i giorni dalle 10:30 alle 18, il mercoledì e venerdì fino alle 21.
NB: la biglietteria chiude un’ora prima.
Prezzi: consultare il sito
Proseguono le tue indagini fra i complotti dei palazzi di San Pietroburgo…
….lasciato alle spalle la residenza invernale, navighi per per quasi 1 secolo tra le venature della città in direzione di un castello.
Sei nel 1798 e stai per fare luce su una storia a dir poco curiosa…
Basta un castello per imprigionare la paura e nascondersi da un destino beffardo?
Complesso di Michailovsky
Il complesso comprende al suo interno uno degli edifici più importanti e famosi della città:
il Palazzo di Michail – progetto dell‘italiano Carlo Rossi – sede dell’attuale Museo Russo. La costruzione è una perla neoclassica nel guscio di San Pietroburgo, portata a compimento nel 1825.
La costruzione era stata commissionata da Paolo I come regalo per il suo ultimogenito, il granduca Michail Pavlovich…
…ma il sovrano non arriverà mai a vedere il proprio dono realizzarsi perché il Castello Michailovsky – il corpus di cui il palazzo fa parte – divenne la sua tomba.
Una leggenda narra che la decisione di costruire un castello ubicato nello stesso posto in cui sorgeva la residenza estiva della zarina Elisabetta Petrovna…
…venne presa in seguito al dialogo dell’imperatore Paolo I con una giovane guardia, a cui era apparso in sogno un arcangelo con questo tipo di suggerimento.
Ma la verità è che lo zar voleva passare la propria vita nel luogo dove era nato e non amava particolarmente il palazzo d’inverno perché temeva per la sua vita…
…sospettava della madre Caterina II per la morte del padre – Pietro III -che aveva spodestato in seguito a congiure di palazzo.
Ironia della sorte volle che fu assassinato proprio nella fortificazione che lo doveva proteggere. Esistono varie leggende legate alla sua morte:
una di esse narra che qualche mese prima di passare a miglior vita, in città giunse un pazzo…
…che gli predisse una profezia bizzarra:
lo zar avrebbe vissuto tanti anni quante erano le lettere che componevano una frase sopra l’ingresso del nuovo castello.
La frase era composta da 47 lettere. Paolo aveva 47 anni quando venne ucciso.
Ma la verità è che l’imperatore non era molto gradito dalla nobiltà russa per la sua indolenza.
Dopo la sua morte il castello fu abbandonato perché la famiglia non desiderava vivere in un luogo così tetro.
Il complesso è stato costruito dagli architetti Brenna e Bajenov sull’esempio dei castelli medievali:
la pianta appare quadrata e all’interno trova posto una corte a forma romboidale.
L’aspetto esterno dell’edificio, come la personalità del suo inquilino reale, appare insolito rispetto ai palazzi di quell’epoca.
L’imponente costruzione colpisce per la sua potenza opprimente e l’asprezza dello stile insolito per il classicismo di quel tempo.
Informazioni pratiche
Indirizzo: San Pietroburgo, via Sadovaja, 2
Fermate metro: Nevskij prospekt, Gostinyj dvor
Orari:
- Lun 10-20
- Mer, Ven, Sab, Dom 10-18
- Giov 13-21
- Mar chiuso
- La biglietteria chiude mezz’ora prima del museo
…poco prima – arrivando nei pressi del castello – avevi scorto un perimetro recintato rigoglioso di verde e il tuo intuito aveva percepito qualcosa di antico che si celava in mezzo alle frasche…
Prima di ripartire per la prossima scena del crimine, decidi di indagare e ti dirigi in direzione nord rispetto al Palazzo degli Ingegneri.
Si tratta del più vecchio parco della città degli zar:
Il Giardino d’estate
Fu lo stesso Pietro I a disegnare il primo progetto e a seguire i lavori di costruzione, iniziati il 1704. Nella sua visione, doveva essere una riproduzione di Versailles.
Viali rettilinei, forme geometriche regolari, cespugli simmetrici e le prime fontane mai costruite in Russia. Qui sorge anche uno dei primi edifici di San Pietroburgo:
il Palazzo d’estate di Pietro I dell’architetto Trezzini. Fu la 2a residenza dello zar. La prima era una modesta casetta di legno.
Disposto su 2 piani nell’angolo nord-est rispetto al Castello Michailovsky, ha una facciata rivolta verso il giardino e l’altra che guarda il fiume.
Realizzato in stile barocco il palazzo era destinato alla vita privata della famiglia imperiale. Gli esterni presentano ampie vetrate e diversi bassorilievi che celebrano i successi della flotta russa.
Prima di riprendere la rotta e navigare sulle acque del tempo verso la prossima destinazione…
…decidi di prenderti qualche attimo di relax e goderti la bucolica atmosfera del giardino d’estate:
Dopo la breve immersione nell’antica oasi pietroburghese risali a bordo e molli gli ormeggi in direzione ovest, lungo il fiume Moika.
Questa volta farai chiarezza sulla cospirazione di palazzo ai danni di una delle figure più controverse della storia russa…
…il famoso guaritore e stregone Rasputin, la cui storia è legata all’ultima famiglia Romanov.
L’uomo di umili origini, ma temuto e rispettato in tutta la Russia, godeva di un’alta considerazione presso gli ultimi monarchi russi, ma la sua influenza non era gradita a corte…
…in pochi minuti arrivi nei pressi dell’abitazione di una delle famiglie aristocratiche più ricche della Russia tra la fine del 18° e gli inizi del 19° secolo.
Tra le sue mura si è consumato – dopo ripetuti tentativi di avvelenamento e diversi colpi di pistola – l’omicidio del mistico consigliere dei Romanov.
La tua scena del crimine è:
Il Palazzo Yusupov
L’edificio è la più lussuosa dimora non-imperiale di San Pietroburgo e al suo interno sono conservati grandi collezioni d’arte appartenenti alla famiglia Yusupov.
In seguito alla rivoluzione la maggior parte della collezione fu trasportata all’Ermitage, ma alcune tracce dell’incredibile sfarzo di questo palazzo si possono osservare ancora oggi:
lussuosi lampadari e candelabri ricercati impreziosiscono ogni camera e corridoio e il bel teatro privato sembra la versione più intima del Mariinsky.
Oggi l’edificio ospita un’esposizione molto particolare… quella dell’assassinio di Rasputin.
Proprio nelle stanze dove si consumò il delitto si possono osservare le figure di cera dei nobili russi cospiratori e della scena del delitto nei sotterranei.
Informazioni pratiche
Indirizzo: San Pietroburgo – 2 accessi: via dei Decabristi, 21 / il lungofiume di Moika, 94
Fermate metro: Admiralteyskaya, Sennaya Ploshchad, Sadovaya
Orario: lunedì – domenica dalle 11 alle 18, le casse sono aperte dalle 10:30 alle 17
Abbandonata l’abitazione aristocratica risali a bordo per proseguire l’ ispezione storica degli edifici dell’ex capitale russa.
Ti ricordi? Agli inizi ci siamo interrogati sull’entità dell’amore materno.
Ora che ti appresti a far rotta verso le 2 ultime tappe, sei pronto ad approfondire il mistero:
Fino a dove si può spingere l’amore di una madre nei confronti di un figlio che sospetta di lei e la accusa della morte paterna?
La risposta che sta per seguire può fuorviare, ma sono sicuro che il tuo intuito non ti tradirà nel trarre le giuste conclusioni.
Si è soliti dire che non conta tanto il regalo, quanto il pensiero.
Ma quando regali al tuo primogenito – per la nascita di suo figlio – un Palazzo reale con annesso giardino di 600 ettari…
…anche se te lo puoi permettere, vorrà pur dire qualcosa, no?
L’aliscafo del tempo fa rotta verso la prossima tappa di questo tour tra i palazzi più interessanti dell’ex capitale russa.
Stavolta però, devi spostarti a 26 km di distanza da San Pietroburgo, e ormeggiare sulle rive del fiume Slavianka, dove si erge maestoso…
Pavlovsk
Edificato nel 1782 su progetto originario del Cameron, fu in parte distrutto da un incendio (1803) e fedelmente ricostruito dai maggiori architetti del tempo quali Quarenghi, Rossi e Voronichin
Le sale del primo piano (45) sono arredate con mobili originali. Numerosi gli oggetti preziosi esposti, fra i quali molti orologi rari.
L’intero complesso divenne un museo nel 1917, ma rischiò di andare perduto durante la seconda guerra mondiale:
occupato dai nazisti durante l’assedio di Leningrado, venne in gran parte distrutto e dato alle fiamme durante la ritirata tedesca…
…ci vollero più di 30 anni per restaurarlo.
Degno di nota il parco – tra i più grandi d’Europa – è abbellito da diverse sculture e padiglioni.
Piccola curiosità:
durante il regno di Paolo, la sua 2a moglie Maria Fedorovna – che all’epoca aveva già dato alla luce ben 6 eredi – decise di contribuire alla magnificenza del parco…
…fece piantare un albero diverso per ogni figlio e negli anni a venire si venne a creare una vera e propria radura di famiglia imperiale, che alla sua morte contava ben 44 fusti.
Gli indizi che hai raccolto ti rassicurano sul numero dei figli messi al mondo:
la verità è che la sovrana dedicò gli altri esemplari ai nipoti, ai mariti e alle mogli dei suoi figli e per non dimenticarli tutti appose sugli alberi delle targhette con i rispettivi nomi.
Informazioni pratiche
Indirizzo: città di Pavlovsk, San Pietroburgo – via Sadovaja, 20
Orari: gli orari variano spesso, per informazioni puntuali ti consiglio di consultare il Sito
Lasci ormeggiato l’aliscafo sulle rive del fiume Slavianka nel parco di Pavlovsk e ti dirigi a piedi in direzione nord, seguendo una mappa rinvenuta a bordo…
…il tracciato – dopo 1 ora di cammino – ti conduce nella vicina cittadina di Pushkin, in cui sorgono le residenze estive dei sovrani russi.
Sei arrivato a Tsarskoe Selo (letteralmente il villaggio degli zar), ultima tappa del tuo viaggio.
Il complesso immerso nel verde era una tra le mete preferite della nobiltà russa dai tempi di Elisabetta I (prima metà 17°secolo)
Grazie al tuo spirito d’osservazione riesci a raccogliere delle informazioni curiose. Il luogo vanta 2 primati – è il primo villaggio in Russia…
- in cui viene fatta passare la corrente elettrica (1887)
- che viene collegato dalla prima rete ferroviaria russa, tratta San Pietroburgo – Pushkin (1837)
Scopri fra l’altro che qui visse e studiò il poeta più amato fra i russi, Aleksandr Pushkin (1811 al 1817).
Di fronte al suo liceo – opera del Quarenghi – nel 1889 venne eretta una statua nel giardino in onore dello scrittore.
Esplorando i dintorni ti accorgi della presenza di diverse rovine. Gli indizi suggeriscono che i nazisti sono passati anche da qui…
…inoltrandoti nel cuore dell’insediamento a un certo punto il tuo sguardo si sofferma su alcune cupole dorate sopra un gigante edificio di colore blu cielo.
Seguendone il perimetro giungi di fronte ad un sontuoso cancello. Ti avvicini per guardare meglio attraverso le grate impreziosite da dettagli in oro e scorgi…
Il Palazzo di Caterina
Penetri all’interno del complesso per ammirare meglio questo imponente edificio, commissionato per la prima volta da Elisabetta I.
Gli esterni sono adornati da eleganti arabeschi nello stile del rococò, opera delle esperte mani di Rastrelli (1752/7) e successive modifiche.
Ancora più sbalorditivi gli appartamenti interni – in gran parte restaurati dopo lo scempio nazista – che spiccano per lo smodato sfarzo delle rifiniture in oro.
Tra le sale più famose:
la Sala Grande dei ricevimenti; la Sala Bianca da pranzo; la Sala blu dei ritratti; il gabinetto d’ambra (copia dell’originale), la Galleria di pittura, la Cappella imperiale.
Terminata la visita degli appartamenti che ti hanno lasciato di stucco per l’alta precisione dei dettagli e l’estrema ricerca del lusso…
…la tua indagine dei migliori palazzi da vedere a San Pietroburgo si può dire conclusa.
Ma prima di fare rientro decidi di concederti un’ultimo momento di relax per goderti le meraviglie rinchiuse nel verde scrigno alle spalle della reggia di Caterina.
Così ti dirigi nello splendido parco per metà «alla francese» e metà «all’inglese» in cui sono sparsi diversi edifici di famosi architetti fra i quali il Rastrelli, il Monighetti e il Quarenghi.
In particolare a quest’ultimo si deve l’imponente Reggia di Alessandro (nipote di Caterina II) in stile neoclassico, eretto fra il 1792 e il 1796.
Nel tuo tragitto per i viali del parco non passano inosservati:
il padiglione dell’Ermitage (con un meccanismo simile a quello di Peterhof) né quello della Grotta (detta anche sala degli antichi) e ancora…
…il bagno dei turchi, il ponte di marmo, la galleria del Cameron ela colonna Chesmenskaja:
Informazioni pratiche
Indirizzo: città di Pushkin (26 km da San Pietroburgo), via Sadovaja, 7
Orari e prezzi: possono variare, meglio controllare il sito
Il nostro non è un addio!
La tua avventura nei panni di un investigatore storico è giunta al termine. Hai avuto modo di fare un po’ di luce su aspetti bui della vita di corte russa…
…ma anche di raccogliere informazioni preziose su cosa vedere a San Pietroburgo per quando deciderai di organizzare il tuo viaggio in Russia.
Diversi misteri attendono di essere risolti, come ad esempio quello che si cela negli scantinati e nei solai dell’Hermitage…
Ma prima che tu riparta per la prossima avventura ti chiedo di condividere questo articolo con i tuoi amici sul tuo social preferito.