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Manuela, una simpaticissima ragazza, racconta del suo viaggio in Russia: Mosca, Sergiev Posad, Yaroslavl, Rostov e San Pietroburgo.

Ciao da Ekaterina, Travel Specialist Rusoperator per i viaggi in Russia.

Sei sul blog di Rusoperator, il luogo dove chiunque voglia viaggiare in Russia trova le risposte alle proprie domande.

La guida di Rusoperator su “Come organizzare un Viaggio in Russia in 10 passi” è un ottimo e rapido mezzo per conoscere tutto ciò che serve per pianificare la tua partenza.
Chiara, completa e sintetica, ti mostrerà come in pochi passaggi pianificare al meglio per la tua partenza in Russia.

Grazie a “Ti racconto un viaggio” hai già conosciuto le meraviglie che ti aspettano nelle bellissime città di Mosca e San Pietroburgo. 

Oggi ci aspetta la storia di Manuela che ha visitato Mosca, San Pietroburgo e una parte dell’Anello d’Oro.

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Russia by Manuela Ricca

 

Il nostro viaggio è stato programmato per giugno e prevedeva un paio di giorni a Mosca, un breve tour nell’anello d’oro e gli ultimi giorni a San Pietroburgo, per un totale di una settimana.

Abbiamo scelto un tour individuale, in maniera tale da essere più autonomi una volta conosciuti gli aspetti principali delle città con l’aiuto della guida. Devo dire che abbiamo scelto Tour Operator Continent (ex nominativo di Rusoperator) e per quanto riguarda l’organizzazione per la partenza, come prima cosa siamo riusciti con questa agenzia a contenere decisamente i costi.

Prima di tutto la capitale della Russia – Mosca

 

Arrivati a Mosca, di notte, ci siamo resi conto di aver fatto una scelta avventata: siamo stati accolti da un autista che parlava solo russo, abbiamo attraversato zone della città poco frequentate e al buio completo, con cartelli stradali illeggibili…

ma non potevamo essere più sicuri di così.

In breve tempo abbiamo raggiunto un bell’hotel, anche vicino al centro (la metropolitana è a pochi passi) e Ekaterina (la nostra referente all’agenzia russa Continent (ex nominativo di Rusoperator) ci ha fornito tutti i numeri di telefono (suoi e delle guide delle altre città) per qualsiasi evenienza.

Elena, la nostra guida di Mosca, è stata gentilissima e si è dimostrata molto preparata. Purtroppo il tempo era contato così non abbiamo potuto visitare il mausoleo e le case-museo (di cui Mosca è ricchissima) ma l’impatto con la piazza rossa

è uno spettacolo, anche se in foto sembra molto più grande.

Verso le 16.00, la guida ci ha lasciato liberi di girare indicandoci anche i buoni ristoranti per la cena (siamo anche riusciti a prendere la metropolitana da soli!!!e con quei cartelli in cirillico non è così scontato…).

Viaa.. ci aspetta l’Anello d’Oro: Sergiev Posad e Yaroslavl

il giorno dopo siamo già ripartiti per il giro nell’anello d’oro, toccando Sergiev Posad, Rostov la grande e Yaroslavl.

Questa parte del viaggio non è assolutamente da trascurare, ti permette di conoscere la vera russia, quella della campagna, delle dacia e delle isba e soprattutto delle persone che faticano sul serio a guadagnarsi il pane quotidiano.

Nei monasteri, come quello stupendo di Sergiev Posad, ci siamo immersi nell’atmosfera religiosa di altri tempi, con le donne, anziane e non a capo coperto che cantavano litanie dolcissime, in queste chiese gremite, senza sedie ma con delle iconostasi ricchissime.

In tutti queste città-monastero siamo stati liberi di girare a nostro piacimento, anche se senza una guida almeno cartacea è difficile distinguere gli edifici o capirne la storia.

Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Yaroslavl e qui abbiamo incontrato finalmente Ekaterina: una persona squisita.

Yaroslavl è una cittadina meravigliosa, piena di ragazzi giovani che frequentano l’università e arrivano da tutte le città della russia.

L’abbiamo girata tutta a piedi, così abbiamo potuto trovare dei ristorantini molto pittorreschi in cui mangiare tantissimo e piatti gustosissimi a prezzi stracciati (soprattutto se paragonati ai nostri o a quelli di mosca/san pietroburgo).

Kostroma: una bella sorpresa

Il giorno dopo, essendo liberi, Ekaterina ci ha consigliato di andare a Kostroma….un’esperienza indimenticabile!

Prima lei ci ha aiutato a fare i biglietti per il pullman che ci avrebbe portato alla città e poi ci ha spiegato come prendere, una volta là, i piccoli autobus (in realtà minivan) per raggiungere il monastero e il museo delle costruzioni lignee.

Le indicazioni erano precise ma il problema della lingua…non è da sottovalutare. Siamo scesi in città sì, ma in anticipo sulla fermata giusta; non abbiamo trovato la stazione per fare così i biglietti per il ritorno.

Abbiamo fermato i passanti ma non uno parlava inglese; una signora presa da pietà in russo ci ha spiegato in che direzione andare e fisicamente (per mano) ci ha accompagnato e fatto salire sul minivan per il monastero. Qui l’autista ci ha indicato quando scendere, ma una volta scesi per sicurezza abbiamo ripreso il bus in senso contrario per trovare prima la stazione.

Questo era un vero e proprio autobus e la gente ha capito dove volevamo andare e ce l’ha detto, in russo, ma solo dopo un buon quarto d’ora abbiamo capito che quello che suona come avtovoksal (non è scritto correttamente, ma si sente così) era la stazione degli autobus.

Ci è stato indicato da tutto il bus dove scendere e così abbiamo trovato la stazione, fatto i biglietti e ripreso la strada per il monastero.

In realtà il monastero di Kostroma non l’abbiamo visto, abbiamo preferito andare oltre e visitare il museo delle costruzioni lignee.

Da non perdere!

All’interno c’è la ricostruzione di tutti i tipi di abitazioni, chiese etc. dei secoli passati fino ai giorni nostri, una più bella dell’altra.

Al ritorno verso la stazione ci siamo fermati al mercato, il modo migliore per immergersi nella vita quotidiana e incontrare un sacco di persone.

La frutta oltre che disposta in maniera precisa ed ordinata per colore è squisita ed economica, purtroppo in mezzo ai comuni clienti si trovano anche delle persone meno fortunate costrette a chiedere le elemosina, un particolare molto toccante.

Abbiamo poi quasi rischiato di superare la fermata della stazione e di perderci un’altra volta, ma siamo riusciti a rientrare a yaroslavl, con un bagaglio culturale molto più ricco, con l’orgoglio di essere riusciti a tornare a casa pur non capendo le scritte e la lingua e di esserci divertiti da morire.

La sera però abbiamo dovuto salutare la nostra, ormai amica, Ekaterina.

Con molto piacere abbiamo cenato a casa sua in compagnia anche dei suoi amici ed è stato davvero triste doverla salutare, soprattutto perchè davvero si è comportata come un’amica senza trascurare però la professionalità.

Continua nel prossimo episodio

Non perderti l’occasione di viaggiare con Stefano e Annalisa e conoscere i mille volti della terra russa.

L’avventura continua nel prossimo episodio!

Lo trovi cliccando qui

Prima di congedarci ti ricordo che puoi scaricare gratis la nostra guida su come pianificare un Viaggio in Russia in 10 passi.

Ekaterina, Travel Specialist Continent per la Russia